Alla base di alcuni Disturbi ricorrenti e persistenti come gonfiore addominale, cefalea, stanchezza cronica e dermatiti possono esserci delle intolleranze alimentari verso alcuni “cibi tossici” per il nostro intestino in grado di scatenare reazioni infiammatorie.


L’intolleranza alimentare è in sintesi una sorta di lenta e graduale intossicazione di tipo infiammatorio con produzione di IgG, che si manifesta con una sintomatologia assai varia, e i sintomi possono apparire anche dopo alcuni mesi.


Possibili sintomi legati alle intolleranze alimentari:

  • sintomi generici: sonnolenza, ritenzione idrica, sovrappeso, attacchi di panico;

  • apparato gastro-enterico: colon irritabile, gonfiori, dolori addominali, gastrite, diarrea, stipsi, nausea, reflusso;

  • apparato respiratorio: catarro, sinusiti, riniti, congestione nasale, asma, infezioni respiratorie;

  • apparato cardio-circolatorio: Palpitazioni, alterazione dei valori pressori;

  • apparato cutaneo: eczemi, prurito, dermatiti, acne, orticaria;

  • sistema nervoso: cefalea, difficoltà di concentrazione, depressione, iperattività, astenia;

  • apparato genitale: candidosi, vaginiti, prostatiti.


Tutti i sintomi sono transitori e la loro intensità e gravità dipende dalla quantità dell’ingrediente assunto, pertanto per favorire la remissione dei sintomi e il recupero progressivo della tolleranza a un cibo è importante modulare l’alimentazione per il recupero del benessere fisico.


Come si effettua il test

Il test viene eseguito su un campione di sangue capillare che viene prelevato in farmacia ed inviato ad un laboratorio esterno che esegue il test ELISA per rilevare i livelli delle IgG specifiche per gli alimenti.

Si possono eseguire due tipi di test per le intolleranze, o su 92 alimenti, oppure su 184 alimenti.

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