23 GIUGNO 2020

Succo di pompelmo e farmaci: un'interazione da non sottovalutare.

 

 A cura della Dott.ssa Brigida Garofalo



Ricchissimo di alcuni preziosissimi antiossidanti come i flavonoidi e vitamine A, B e C, il pompelmo è un frutto, ad oggi, molto apprezzato anche per il suo sapore particolare.

Il suo fitonutriente primario è la naringina, un composto fenolico che conferisce al frutto il caratteristico gusto amaro e la cui concentrazione decresce mano a mano che il frutto matura.

Nel pompelmo è presente anche la  naringenina, un probabile precursore della naringina. Entrambe queste sostanze sono state attivamente studiate per le loro attività antinfiammatorie e antiossidanti.

 

Impatto del  succo di pompelmo sul metabolismo di alcuni farmaci

 

Ricordiamo che  la maggior parte del metabolismo dei farmaci è catalizzato dal gruppo degli enzimi del citocromo P450 (CYP), che è composto da un grande numero di isozimi (enzimi strettamente correlati). Di tutti gli isozimi nel gruppo P450, cinque sono responsabili del metabolismo della maggior parte dei farmaci.

Purtroppo le sostanze che conferiscono al pompelmo le pregiate caratteristiche nutrizionali come la naringina , insieme ad alcune furanocumarine come la bergamottina sono dei potenti inibitori dellattività di alcune isoforme del  citocromo P450 attive nellintestino tenue, in modo particolare della isoforma   CYP 3A4. Questa isoforma espressa sia a livello intestinale che epatico è responsabile della detossificazione di circa il 50% dei farmaci esistenti.

L’inibizione da parte del succo di pompelmo  avviene principalmente a livello intestinale piuttosto che a quello epatico, quindi l’interazione farmaco-succo di pompelmo avviene solo per le formulazioni orali.

Ne consegue che il succo nei pompelmo innalza i livelli farmacologici inibendone il metabolismo; in altre parole se i farmaci che vengono degradati dal citocromo P450 vengono  assunti in concomitanza con il consumo del frutto o di succo di pompelmo, le sostanze bioattive presenti nel frutto ridurranno lattività dellenzima aumentando notevolmente vita e disponibilità dei farmaci con rischio di sovradosaggio.

 

L’inibizione persiste nel tempo.

 

Linibizione di alcune isoforme del CYP 450 persiste per un certo lasso di tempo dopo che il succo di pompelmo è stato consumato. Perciò, se non vogliamo che l’interazione avvenga il farmaco non deve essere somministrato in concomitanza al succo di pompelmo.  Nello specifico il metabolismo può ancora essere inibito anche se il paziente ha bevuto il succo di pompelmo al mattino ed aspetta fino a sera tardi per prendere la propria medicina. Infatti, quando un succo di pompelmo è preso regolarmente, linibizione può persistere fino a 3 giorni dallultimo bicchiere assunto.

Poiché esiste tra diversi individui  un elevato polimorfismo genetico di espressione dell’ isoforma CYP 3A4 , è difficile stabilire l’entità dell’interazione.

 

 

Alcuni esempi di interazioni note

La lista dei farmaci che possono interferire con il succo di pompelmo è lunga ed include medicinali di comune prescrizione:

    Alcune STATINE per il controllo del colesterolo come l’atorvastastina

    Antibiotici come l’eritromicina

    Ciclosporine

    Ansiolitici e antidepressivi come valium, seroquel

    Alcuni farmaci antipertensivi come felodipina, losartan, nifedipina

    Amiodarone

    Fluidificanti del sangue  come Eliquis, Xarelto, Plavix

 

Raccomandazioni

 Questo articolo non vuole assolutamente scoraggiare l’uso del Pompelmo,  bensì informare i pazienti che quando si assumono determinati tipi di farmaci è meglio evitare la concomitante l’assunzione del frutto!!

Limoni ed arance non hanno mostrato nessun effetto inibitorio sul CYP 450…per cui possono essere consumati tranquillamente


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