4 NOVEMBRE 2019

Seggiolino anti abbandono: perché dimentichiamo i bambini?


Seggiolino auto antiabbandono 

 

A cura della Dott.ssa Garofalo Brigida


Come può succedere? Come è possibile dimenticare nostro figlio sul sedile posteriore di un auto? Questa è la  domanda che in queste settimane in tanti ci stiamo ponendo, in qualità di genitori ma anche no. Quesito che ha trovato linfa anche sui social, dove tutti in qualche modo e con enfasi diverse, abbiamo dato voce al nostro punto di vista. 

 

In questo articolo approfondiremo innanzitutto quella che è la normativa per i seggiolini auto antiabbandono e successivamente cercheremo di spiegare levento dissociativo che è alla base del blackout mnemonico. E soprattutto perché nessuno ne è immune. 

 

Dimenticare un figlio in auto si può, in una giornata ordinaria ma frenetica, composta da tanti, troppi impegni. Giornate ordinarie che iniziano tutte con laccompagnare il bambino o i bambini al nido e poi di corsa al lavoro, una serie di azioni routinarie, incasellate in una sequenza predefinita. Dimenticare un figlio in auto si può, e alla base di queste tragedie, lultima nel catanese, vi è un fenomeno ampiamente conosciuto nella pratica clinica e largamente descritto nella letteratura scientifica.  

Dal punto di vista mentale è il frutto di una amnesia dissociativa, una sorta di vuoto di memoria transitorio che provoca una disconnessione delle funzioni della coscienza dalla memoria. Può capitare a tutti ,nessuno né è immune, ecco perché in tragedie come queste, dove si contraddice la natura stessa del nostro essere genitore, non si dovrebbe giudicare.  

 

 

La normativa  

Secondo quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto attuativo sui dispositivi anti-abbandono entrerà in vigore il prossimo 7 novembre, ma l'obbligo scatterà dopo 120 giorni come previsto dalla legge 117/2018. Quindi solo a marzo 2020 i sistemi saranno obbligatori, e chi non avrà il dispositivo in auto rischia una sanzione amministrativa da 83 euro a 333 euro di cui risponderà il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza del minore. Inoltre quando il conducente incorre in un periodo di due anni, in una delle violazioni riguardanti i sistemi di ritenuta per almeno due volte, all'ultima infrazione segue anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi. 

Ricordiamo che lobbligo è per tutti i bambini di età inferiore ai quattro anni.  

 

 

Quali dispositivi antiabbandono? 

Sul tipo di dispositivo antiabbandono da installare c’è ancora un pò di confusione in merito. Di seguito riportiamo i dati estratti da un articolo di Altroconsumo. Sia che si tratti di sistemi integrati nel seggiolino o indipendenti, limportante è che il dispositivo scelto: 

  • si attivi automaticamente ad ogni utilizzo senza ulteriori azioni da parte del conducente. 

  • dia segnali visivi e acustici. 

  • i segnali siano percepibili allinterno o allesterno del veicolo. 

 

 

Sempre secondo Altroconsumo, tenute conto tutta una serie di valutazioni e test effettuati si può concludere che meglio i prodotti universali con un sensore sul seggiolino e che diano lallarme immediatamente prima che il genitore scenda dallauto (e che quindi evitino completamente labbandono). I sistemi mediati da app e bluetooth dipendono dal corretto settaggio dello smartphone, dal suo stato (carica e copertura di rete) e comunque avvisano dalla dimenticanza solo quando ci si è già allontanati dallauto. 

 

 

 

 

Tutta colpa del blackout: la memoria  non è infallibile. 

Lamnesia dissociativa opera per permettere la separazione, una dissociazione appunto, di elementi dei processi psichici dal restante sistema psicologico della persona lasciando fuori dalla coscienza di sé le esperienze vissute; evitandone il recupero mnemonico consapevole (amnesia). 

In altre parole, lesperienza che facciamo della realtà coinvolge processi mentali diversi: le emozioni, le percezioni sensoriali (uditive, olfattive, visive, cinestetiche, gustative), lattenzione, la cognizione e la memoria. Con la dissociazione questi processi mentali non sono più collegati e integrati in una esperienza di sé coerente, ma sono separati tra loro.  

Va sottolineato che non vi è una morale in questa dimenticanza neurologica: il cervello non da valore alloggetto dimenticato, che può essere unagenda o un figlio.  

Il ricordo di ciò che è stato dissociato può diventare consapevole dopo poco o dopo tantissimo tempo o anche mai. 

  

Purtroppo quanto appena esposto ci porta ad una conclusione:  dimenticare il proprio figlio in macchina può capitare a chiunque di  noi. Nessuno escluso. 


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