13 MARZO 2020

SARS-CoV-2 : capitolo II- alcuni aggiornamenti

  A cura della Dott.ssa Brigida Garofalo  



                                                              “ Distanti oggi per abbracciarci più forti domani”.


                           

Successivamente alle  nuove misure del Governo per contrastare l'emergenza coronavirus ,  contenute in un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri , la nostra Italia si  sveglia zona rossa e si difende dall’avanzata del nuovo Coronavirus con saracinesche abbassate, negozi e bar chiusi…ma con un unico, grande e ambizioso obbiettivo:“ Distanti oggi per abbracciarci più forti domani”.

Nelle ultime ore serali di mercoledi’ 11 marzo 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ,attraverso la voce del suo  direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing da Ginevra, ha dichiarato PANDEMIA con la seguente frase: «Abbiamo valutato che Covid-19 può essere caratterizzato come una situazione pandemica».

Ma cosa significa pandemia? La sua definizione, sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute è: "Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie”.

Pertanto l'invito dell'OMS a tutti i Paesi è  quello di prendere misure serie e anche drastiche, se necessario, per contrastare il diffondersi dell’infezione.

In concomitanza stiamo vivendo il primo vero caso di “infodemia della storia”: un eccesso di notizie  sia vere che false, spesso incerte , quasi sempre snocciolate  in modo eccessivo; se è vero che “ Scientia potentia est” …un oceano di numeri “urlati” senza una logica o modelli matematici a supporto rischiano di farci annegare tra panico e stress. Quindi attenzione… il nostro sistema nervoso  e quello immunitario necessitano di un pensiero positivo. 



In questo articolo, il secondo che dedichiamo al SARS-CoV-2, riporteremo  alcuni aspetti di recente delucidazione da parte della comunità scientifica mondiale. 

Quali sono le novità?


- Chiarito il meccanismo molecolare con il quale il nuovo Covid-19 entra nelle cellule umane.

Come abbiamo avuto modo di chiarire nello scorso articolo (link) il coronavirus SARS-COV-19 ha bisogno, proprio come qualsiasi altro virus, di un ospite per replicarsi e quindi per sopravvivere. Stabilito il “salto di specie” che ha permesso al  virus tipico dei pipistrelli di aggredire l’uomo ovvero la mutazione ha interessato due importanti proteine di superficie del virus : la proteina N e la proteina spike 

La prima è una proteina strutturale coinvolta nell’assemblaggio del virione e svolge un ruolo fondamentale nella trascrizione del virus. La seconda, invece, è responsabile dell’ingresso del virus nella cellula dopo il legame con il recettore e fusione della membrana. Sembra che queste due mutazioni sono alla base della maggiore capacità infettiva ma una minore patogenicità del nuovo coronavirus rispetto alla SARS.

Il secondo passo è stato lo stabilire come queste proteine interagissero con alcuni recettori specifici presenti sulla membrana della cellula ospite.



Guardando l’immagine possiamo notare come la  proteina virale del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 utilizza lo stesso fattore di attaccamento cellulare (ACE2) di SARS-CoV e  utilizza la proteasi TMPRSS2 per la sua attivazione. 



ACE2, enzima associato alla trasformazione dell’angiotensina, agirebbe infatti come recettore funzionale, per cui il Sars-CoV-2019 legherebbe la sua proteina “Spike” proprio al recettore ACE2. Essendo questo recettore  presente nel cuore, polmoni, alveoli e reni, ecco spiegato i sintomi come quali tosse e insufficienza respiratoria e che  giustificherebbe l’effetto cardiotossico del virus. 




  • Chiarito, a questo punto, il perché i pazienti cardiopatici sono quelli più a rischio di complicazioni


Semplificando allo stremo possiamo affermare che ACE2 svolge, in condizioni normali, un ruolo protettivo e vasodilatatore sul funzionamento del cuore controbilanciando gli effetti negativi, di vasocostrizione, indotti dall'ACE 1. 

Ecco che un paziente con malattie cardiovascolari pregresse, verosimilmente potrebbe presentare una maggiore espressione del recettore ACE2, recettore sfruttato dal Covid-19 per entrare nelle cellule di cuore e polmoni.

Forse per questa “combinazione” di effetti-ma non solo-  i sintomi respiratori gravi, come tosse incessante e difficoltà di respiro, sarebbero predominanti nei pazienti con malattie cardiovascolari.


  • Una persona guarita dal coronavirus può infettarsi nuovamente?


Per rispondere a questa domanda dobbiamo ricordare che, dal punto di vista immunologico, le infezioni virali possono essere combattute, mediante i diversi meccanismi della risposta immunitaria: quella  naturale ed  quella acquisita. 

Brevemente, nel primo caso gli effetti sono mediati dall'interferone e dall'attivazione delle cellule Natural Killer. Questi meccanismi sono diretti verso le cellule infette. L'immunità acquisita ,invece, reagisce contro le infezioni virali, sia a livello della particella virale, sia contro la cellula infetta. Contro la particella virale, il meccanismo immunologico più importante sono gli anticorpi, mentre contro la cellula infetta sono i meccanismi citotossici, mediati da cellule (CD 8+) o da anticorpi e cellule (ADCC) o anticorpi e complemento (via classica).

Dopo l’attacco virale il nostro organismo produce principalmente anticorpi. Questi anticorpi, nella maggior parte dei casi, possiedono una “memoria” e saranno in grado di bloccare un successivo attacco da parte dello stesso virus. È questo il caso del morbillo e della varicella per esempio. Purtroppo questa non è una legge universale, fanno  eccezione a questa regola alcuni virus come quello dell’epatite C. Il coronavirus dove si colloca? È troppo presto per dare una risposta…andrebbero effettuati studi lunghi  ed avere  casistiche significative per dare una risposta verosimilmente corretta. 


  • Il Cotugno di Napoli (e la Cina) sperimenta il “Tocilizumab” ,farmaco usato comunemente per l’artrite reumatoide.


È importante sottolineare che questo farmaco non agisce contro il virus, ma contro la sua  complicazione più  importante : l’insufficienza respiratoria, motivo di intasamento delle terapie intensive. 

l principio attivo si basa su “una proteina prodotta da cellule immunitarie specifiche (anticorpo monoclonale), che blocca l’azione di una specifica proteina (citochina) chiamata interleuchina-6. Questa proteina è coinvolta nei processi infiammatori dell’organismo e il suo blocco può ridurre l’infiammazione nel suo organismo. 

Quando viene stimolato il sistema immunitario, come ad esempio per reagire ai tumori vi è un aumento delle citochine, tra cui 'l’interleuchina6' che può stimolare l’infiammazione acuta.Questa  viene definita ‘sindrome da rilascio di chitocine’, e provoca sia ipertensione ma anche distress respiratorio molto simile a quello scatenato dall’infezione da coronavirus. 

Il Tocilizumab è commercializzato in Italia dalla casa farmaceutica Roche, con il nome di Actemra. Si tratta di un farmaco di fascia H, il cui utilizzo è pressoché  limitato all’uso ospedaliero. Ed è proprio la Roche a far sapere che verra distribuito a titolo gratuito alle regioni che ne richiederanno l’uso.

Come è nata questa intuizione? Un esempio dell’ unione fa la forza…. Il professore Asciento, oncologo e presidente della Fondazione Melanoma e Direttore dell’Unità di Oncologica e Terapie innovative dell’Istituto Nazionale Tumori irccs Fondazione Pascale di Napoli, in collaborazione con la Cina attraverso il Dott. Ming, è venuto a conoscenza che in Cina il Tocilizumab era stato usato su 21 pazienti che hanno recuperato in 24/48 ore la funzionalità respiratoria e sono poi stati dimessi entro una settimana. Da qui la sperimentazioni su alcuni pazienti positivi al Coronavirus  e la proposta di un protocollo già al vaglio dell’AIFA.

Ad oggi è tutto in fase di definizione.


  • " andrà tutto bene”


I numeri raccontano di un’evoluzione rapida dei contagi e di un alta velocità di diffusione…Francia e Germania ci seguono a ruota. I contagi sono diffusi in ogni continente ad eccezione dell’Antartide. È questo il tempo di agire, fermandoci! Fermiamo il tempo….quello del tutto e subito, quel tempo in cui  si cerca di correre più veloci del tempo stesso….fermiamoci e diamoci la possibilità ,magari di leggere quel libro fermo li’, impolverato dalla fretta della quotidianità….di comporre quel  numero di telefono che inesorabilmente nella nostra memoria è sempre più sbiadito. Fermiamoci e perchè no…tiriamo anche un pò di somme, i bilanci ci raccontano sempre    qualcosa. Fermiamoci…e restiamo a casa in modo che i contagiati non diventino untori, restiamo a casa tutti da Nord a Sud, da Est a Ovest…raccontiamo la nostra Italia unita!!!



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