
BICARBONATO DI SODIO
A cura di Federica Borgo, farmacista
Polvere bianca cristallina, dal sapore amaro e poco gradevole, è una
sostanza che si trova in natura in prossimità dei laghi salati, dove si sono
depositati i sedimenti dopo l'evaporazione dell'acqua.
Già gli antichi Egizi usavano un minerale contenente
bicarbonato di sodio, che veniva raccolto sulle sponde dei laghi salati
africani, in particolare da un lago quasi asciutto chiamato Wadi El-Natrum che
ne conteneva grandi quantità.
Il nome originale del sodio sembra essere proprio di
origine egizia (Ntry): veniva usato per produrre sapone, tingere e pulire i
tessuti, fabbricare il vetro e per preparare cosmetici, mescolandolo a polvere
di alabastro, sale e miele. Inoltre veniva impiegato nel processo di mummificazione
e imbalsamazione dei cadaveri, grazie alle sue proprietà di assorbimento
dell’acqua.
Il nome egizio Ntry significa puro, divino ed era
utilizzato anche nei rituali religiosi.
Fu in uso anche presso i Romani per lavare il bucato e
preparare unguenti e lo denominarono “natrium”, da cui poi derivò la sigla Na con cui, ancora oggi, è
contrassegnato il sodio nella tavola
chimica degli elementi.
Il bicarbonato continuò ad essere usato principalmente
come detergente per la casa anche dalle nostre nonne e, contrariamente a quanto
si può pensare, è un rimedio ancora moderno e molto usato, sia per il basso
costo, sia per il ridotto impatto ambientale.
È conosciuto prevalentemente per il suo potere alcalinizzante (ha un pH attorno a 8) ed è usato come sostanza tampone
per mantenere il sangue nel giusto equilibrio acido-base, contrastando
l'acidosi nell'organismo, cioè l'eccesso di acidità che si accumula nel corpo
in seguito ad una alimentazione non sempre corretta, all'abuso di farmaci,
all'uso di fumo e alcool, all'inquinamento, alle varie forme di stress che
contaminano la vita di ognuno di noi. Se il livello di acidosi rimane alto per
diverso tempo, l'organismo tende ad infiammarsi e a perdere la sua condizione
di omeostasi.
Sempre per la sua alcalinità
contrasta l'acidità di stomaco, attenuando i sintomi da reflusso
gastro-esofageo e di bruciore di stomaco.
Come azione decongestionante si usa, spesso, per
fare dei suffumigi per liberare il naso e sciogliere il catarro o come rimedio
del naso chiuso/raffreddore (con l'aggiunta di oli essenziali ad azione
balsamica e decongestionante, pino,
eucalipto, menta).
Si può usare come pediluvio rilassante per piedi
stanchi e gonfi, aggiungendo anche in questo caso degli oli essenziali: lavanda (azione distensiva), rosmarino (tonificante, rivitalizzante e
stimolante la circolazione), salvia
(regolatrice dell'eccessiva sudorazione), limone
(rinfrescante e tonificante); dopo ciò sarebbe ideale fare un massaggio ai
piedi aggiungendo un po' di acqua alla polvere di bicarbonato fino ad ottenere
una pasta piuttosto consistente ad azione esfoliante, utile per ridonare
morbidezza e setosità alla pelle.
In caso di onicomicosi, invece, il pediluvio può essere fatto
aggiungendo all'acqua e bicarbonato qualche goccia di olio essenziale di tea tree (melaleuca), come azione
antibatterica che aiuta a velocizzare il processo di guarigione creando un
ambiente basico, sfavorevole quindi al proliferare di funghi.
Il bicarbonato è contenuto anche nella saliva e contribuisce ad ostacolare
la formazione della placca batterica, che può danneggiare i denti; viene quindi
usato anche come collutorio ad azione antisettica e rinfrescante e, aggiunto al
dentifricio, ha un naturale effetto sbiancante sui denti.
In cucina è utilissimo per pulire e
"igienizzare" frutta e verdura oppure come agente lievitante, per preparare dolci, frittate, purè e altri
piatti soffici e morbidi: infatti, se amalgamato
con impasti che contengono farina, il gas prodotto dal bicarbonato fa gonfiare
il glutine e "lievitare" il preparato, rendendolo soffice e gonfio.
In casa, invece, è efficace per
pulire e sgrassare, in quanto neutralizza l'acidità dello sporco, rendendolo
solubile in acqua: strofinato alle superfici da trattare toglie il grasso, la
patina grigia e le macchie, senza lasciare graffi.
Aggiunto al detersivo dei piatti, ne aumenta il potere detergente e
quindi dimezza la quantità di detersivo da usare, elimina il cattivo odore
dalle spugne e toglie aloni da pentole e piatti ed è usato anche per la pulizia
del forno (anche di quello a microonde), delle teiere e caffettiere.
Il bicarbonato ha un forte potere assorbente nei
confronti degli odori e li neutralizza incorporandoli a sè (sempre per il suo
potere alcalinizzante): è usato nella pulizia di tubature e scarichi, nelle
pattumiere, nelle scarpiere, nella pulizia delle attrezzature sportive, negli
abitacoli delle auto perchè, oltre a neutralizzare l'odore, evita anche la
proliferazione di batteri, ed è anche in grado di assorbire l'umidità e
combattere la muffa.
Inoltre in lavatrice è aggiunto per ottenere
capi più puliti e brillanti, lascia il bucato fresco e profumato,
neutralizzando i cattivi odori.
È in grado di addolcire l'acqua perchè, essendo
un sale, trattiene gli ioni metallici, rendendo l'acqua stessa meno calcarea,
lasciando la pelle e i panni più morbidi e puliti.
Un effetto poco conosciuto
del bicarbonato, ma assai utile, è la sua proprietà di
allontanare ed eliminare alcuni insetti quali acari e formiche,
semplicemente cospargendo un po' di polvere nella zona da trattare oppure
spruzzando una soluzione di acqua e bicarbonato.